GIOACCHINO GRECO
Il più grande scacchista del ‘600
Gioacchino Greco chiamato il Calabrese è stato il più grande scacchista del ‘600, entrato nell’olimpo degli immortali del gioco. Il genio originario di Celico si prese carico dell’eredità di un’altra legenda calabrese degli scacchi, il Puttino (Mid Giovanni Leonardo di Bona), facendo primeggiare la Calabria nello scenario internazionale di allora. Passato alla storia per il suo stile di gioco ardito e aggressivo, Greco è stato il primo a rivoluzionare gli scacchi. Il suo contributo ancora oggi viene riconosciuto a livello mondiale. Fu l’inventore di mosse utilizzate tutt’oggi e considerate un riferimento come l’arrocco, detto ‘calabrista’ o alla ‘calabrese’. Inventò anche l’apertura chiamata gambetto greco (conosciuto come gambetto lettone). È considerato uno dei primi ad avere approcciato gli scacchi con lo studio teorico. Il Greco scrisse diversi manoscritti tra cui il “Trattato del nobilissimo gioco de scacchi” nel 1619, opera ancora oggi stampata e ritenuta una guida dai grandi giocatori. Il Calabrese non ebbe rivali, un vero artista capace di battere tutti con il dinamismo delle sue mosse, rimane uno dei pochi talenti della storia universalmente riconosciuto.
